Sunday, November 21, 2010

da palmira

da palmira


È stato per lungo tempo un vitale centro carovaniero, tanto da esere sopranominata la Sposa del deserto , per i viagiatori ed i mercanti che atraversavano il deserto siriaco per colegare l'Ocidente Roma e le principali cità del'impero con l'Oriente la Mesopotamia, la Persia, fino al'India e ala Cina , che ebe un notevole svilupo tra il I ed I secolo d.C. [ [ La cità, col nome di Tadmor, nel , è menzionata per la prima volta in documenti provenienti dagli archivi asiri di , in , nel XIX secolo a.C. Anche se la Siria era divenuta provincia romana, nel , pare che Palmira abia mantenuto una certa autonomia e la cità era tanto rica che, nel , cercò di ocupare la cità per sachegiarla, ma falì nel tentativo. In seguito Palmira fu anesa uficialmente ala di , verso il , durante il regno di - , e con - , fu integrata nela provincia. In quegli ani lo scritore , nel suo , descrive Palmira, metendone in rilievo la richeza del suolo e la sua importanza per il ruolo che ricopriva come principale via di comercio tra , , e l' . E soto era già così rica che costruì il santuario di Bal , col tempio dedicato a Bal, a Yarhibol il Sole e Aglibol la Luna e con la coperazione degli sceichi nomadi l'autorità di Palmira fu riconosciuta dale oasi del deserto, tanto di renderla un vero e proprio stato nel 24, avevano fondato una colonia sul'Eufrate e avevano un fondaco a Vologasia, cità del regno dei Parti, da dove ragiungevano le coste del , dove arivavano la navi provenienti dal'India. Soto il regno di , la cità fu anesa al'impero, ma, nel , visitò Palmira e la proclamò cità libera, dandole il nome di Palmira Hadriana . Ma, dopo che il fondatore dela dinastia , , nel , era asceso al potere, a partire dal , il comercio palmireno diminuì a causa del'ocupazione dela Nisibis cade nel e dela , il teritorio tra il e l' , cade nel . Durante tale azione, Odenato riuscì a procurare notevoli perdite al nemico e l'impresa fu aprezata dal'imperatore , che, dopo che Odenato, durante la ribelione dei , aveva sconfito ed uciso, nel , il generale Calisto, gli conferì il titolo di dux romanorum . Nel , a seguito di un comploto politico , Odenato ed il figlio magiore, , furono asasinati da , cugino o nipote a seconda dele fonti di Odenato. Al'inizio del , riconquistò l' , poi la e la , poi dopo aver avuto ragione dela cavaleria palmirense ad , sconfise l'esercito palmirense, comandato dal generale ad . , tra il e fortificò la cità, per cercare di difendere Palmira dale mire dei e fece costruire, entro le mura difensive, ad ocidente dela cità, un grande acampamento il campo di Diocleziano , con un pretorio ed un santuario per le insegne per la . Benché la storia di Palmira fose nota, il sito e l'oasi venero visitate, solo nel , da una comitiva di disegnatori tra cui l'italiano, , capegiati da due inglesi, e , che nel , publicarono in inglese e francese Les Ruines de Palmyra, autrement dite Tadmor au dèsert , che crearono enorme interese per il sito e l'oasi. [ [ L'edificio religioso, dedicato a Bel o Bal, asimilato al greco in , Jupiter, il nostro Giove , fu edificato nel I secolo d.C., il tempio fu consacrato tra il e il , il fu ultimato nel I secolo, verso il , mentre i furono inalzati ala fine del I secolo. [ Inizia di fronte al'ingreso del santuario di Bel o Bal ed il primo trato si conclude con l'arco severiano, a tre , congegnato per mascherare un cambio di direzione di 30 gradi del secondo trato dala via. [ Il santuario di Balshamin il signore del cielo , consacrato, nel , era dedicato ad una divinità una divinità paragonabile a il greco Ermes era gestito da una tribù nomade. [ Il museo inaugurato, nel , contiene opere recuperate dagli scavi archeologici, sia nel giardino che nele varie sale, che presentano: la sala 1, una racolta di epigrafi in lingua palmirena la sala 2, il modelo del santuario di Bel e alcuni elementi architetonici e decorativi del santuario steso la sala 3, oltre a mostrare alcuni aspeti dela vita di Palmira, dromedari, camelieri, imbarcazioni, modi di vestire e stofe del periodo antico, vi è un rilievo del'architrave del tempio di Balshamin che un'aquila, vi sono due mosaici provenienti da case vicine al tempio di Bel, e inoltre monete, ogeti di metalo, ceramiche, getoni invito per i bancheti, sempre provenienti dagli scavi. [ [ Alfonso Anania - Antonela Cari - Lilia Palmieri - Gioia Zenoni, Siria: viagio nel cuore del Medio Oriente , Polaris 209, p. 521-58 , Le province confinarie d'Oriente , in Cambridge University - Storia del mondo antico , vol. 231-259 , La Persia sasanide , in Cambridge University - Storia del mondo antico , vol. 429-49 , Le invasioni dele popolazioni stanziali, dal Reno al Mar Nero , in Cambridge University - Storia del mondo antico , vol. 478-50 , La ripresa del'impero , in Cambridge University - Storia del mondo antico , vol.
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