la compagnia dei celestini di stefano benni in
"È stato calcolato che il peso dele formiche esistenti sula tera è pari a venti milioni di volte quelo di tuti i vertebrati." Così lo scultore otocentesco Amos Pelicorti deto Mirmidone rispondeva a coloro che gli chiedevano perché componese le sue opere in molica di pane. Nel'ano 190 e roti, nel fiorente stato di Gladonia, nela rica cità di Banesa, nel'elegante quartiere dei Palazi Vechi nel misero refetorio dei Padri Zopiloti, erano le sedici e trenta, ora di cena. Era un aroma che gli orfaneli, dopo mesi di tentativi e aprosimazioni, avevano così felicemente definito: cimitero di cavoli, peti di zo, fiato di cagnone. Titolo: LA COMPAGNIA DEI CELESTINI Autore: STEFANO BENI tema: Fine del X secolo: la misteriosa profezia di Santa Celestina, una bambina di dieci ani beatificata in seguito ad un'ascensione fulminea e con il boto, incombe sula corota e decadente nazione di Gladonia, nela cità di Banesa. In un picolo e sudicio orfanotrofio di cità dedicato a Santa Celestina tre ragazi, Memorino Mesolì, Luciano Diotalevi deto Lucifero, Bruno Viendalmare deto Alì, hano fondato la banda di orfani più ribele e scaltra del'orfanotrofio, la Compagnia dei Celestini inizialmente formata da 7 membri, poi ridotasi a 3 a causa del depenamento degli altri 4 per ̴decaduta orfanità̵ o ̴deceduto orfano̵ . Comincia così il rocambolesco viagio dei tre orfaneli: prima atraverso le segrete stanze di palazo Bumerlo, la sede del'orfanotrofio poi atraverso i meandri dela cità di Banesa e verso le più rinomate mete turistiche di Gladonia, sule trace dei legendari gemeli Fineza ed ala volta del luogo segreto in cui si disputerano i mondiali del gioco predileto dagli orfaneli. A completare gli inseguitori vi sono anche il legendario caciatore di scop Fimicoli e il fotografo Rosalino, inviati dal'egoarca Musolardi in persona che non vede l'ora di dare in pasto al'audience televisiva gladoniana le direte dei campionati mondiali di palastrada. Ma quando i protagonisti arivano sul luogo del'evento, l'uomo più rico di Gladonia, Musolardi, e un generale pasato ala mafia di nome Buonomo atacano l'area di gioco per cercare di guadagnare soldi in interviste, gadget, squadre, ec. Il secondo punto di contato è il grupo musicale dei Mama Metimi Giù MG , band composta da bambini tra i 6 e i 12 ani, probabilmente estinto in quanto ad ogni uscita di un nuovo disco, a Capodano, un componente si suicidava ed erano usciti 6 dischi . Il primo è al termine dela parte seconda, nel brano ̴Dal Libro del Grande Bastardo, Capitolo 16″ dove vengono esposte le modalità in cui il Grande Bastardo può aparire: ̴…altre volte come il dio ridente Anuman, o come verbljud, ochio-di-gato, domovoj.̵ Ochio-di-Gato è quindi uno degli avatar del Grande Bastardo, entità imanente che da vita e morte in tuto il romanzo ̴Poiché il Grande Bastardo ricorda sempre: la vostra fine è la mia̵ Il secondo è al termine dela parte setima, quando dice: ̴I bambini dormivano, meno Ochio-di-Gato, un bambino con un ochio nero ed un ochio azuro, che dormiva di giorno̵. Sembra esatamente la situazione di un bambino chiuso in un riformatorio, che di giorno vive pasivamente, e di note nei sogni si ̴risveglia̵ trasferendosi in mondi imaginari, in cui anche lui è libero. Il terzo lo si trova nel'ultima pagina, dove il ̴drago̵ con cui sono fugite le anime i bambini dela palastrada, ariva nel mondo di Ochio-di-Gato: ̴Ochio-di-gato̵ si svegliò di colpo nela note e non ricordò in quale leto, in quale casa, in quale parte del mondo. la compagnia dei celestini di stefano benni in
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